Si è conclusa mercoledì 5 dicembre la seconda edizione del Corso “Volontariato in ospedale con pazienti con disabilità” promossa da Fondazione Mantovani Castorina in partnership con Ciessevi, AVO Milano, Nati per il futuro onlus, AST Associazione sclerosi tuberosa, Huntington Onlus, la rete italiana della malattia di Huntington, e il reparto DAMA dell’Ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano.
Nei tre incontri serali, guidati dai medici Filippo Ghelma e Massimo Corona del reparto DAMA, gli aspiranti volontari hanno potuto scoprire il mondo del volontariato in ospedale, in particolare in relazione a persone con disabilità intellettiva e neuromotoria, anche gravi e gravissime, a cui è dedicato dal 2001 il reparto del nosocomio milanese.
Perché la sfida dell’inclusione e della tutela dei diritti si combatte anche in ospedale, garantendo cure mediche adeguate un’esperienza di cura più serena possibile. Per questo Fondazione Mantovani Castorina collabora con il reparto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance), prima sperimentazione in Italia di reparto dedicato alle persone con disabilità nato presso l’ospedale San Paolo di Milano nel 2001 (da cui sono poi nati altri reparti a livello nazionale), formando nuovi volontari che si affianchino al personale medico.
Perché andare in ospedale è difficile per tutti e per pazienti con disabilità può esserlo ancora di più: problemi di comunicazione, esigenze legate alla propria patologia, preoccupazioni e stress possono rendere complessa anche una semplice visita ambulatoriale. In queste circostanze, anche in un reparto studiato appositamente per rispondere alle esigenze dei pazienti con disabilità, i volontari possono fare la differenza: accogliendo i pazienti e i loro familiari, facendoli sentire a proprio agio e creando il clima sereno e collaborativo fondamentale per svolgere tutti gli accertamenti medici nel modo migliore e più veloce possibile.
Oltre a studiare l’organizzazione dell’ospedale e figure di riferimento, gli aspiranti volontari hanno approfondito attività, modalità e specificità del ruolo dei volontari e preso in esame le principali caratteristiche cliniche e legate alla condizione di disabilità in ospedale e bisogni dei pazienti con disabilità. Si è ragionato sulla relazione d’aiuto e l’approccio alla persona con disabilità, così come a familiari, accompagnatori, personale sanitario e tecnico, con un focus anche su temi di tutela legale, come amministrazione di sostegno e consenso informato.
L’ultima lezione si è poi tenuta direttamente presso il reparto DAMA dell’ospedale San Paolo di Milano. Un sopralluogo sul campo per comprendere il funzionamento del reparto e la collaborazione fra volontari e staff medico nell’accoglienza, accompagnamento e cura dei pazienti e nell’assistenza a genitori e caregiver. La “classe” di quest’anno è molto motivata: confidiamo di poterli accogliere presto come nuovi volontari nella nostra squadra!
Corso avanzato “Volontariato in ospedale con pazienti con disabilità intellettiva e neuromotoria”, 16 e 30 maggio 2019
Il nostro percorso di formazione continua anche l’anno prossimo con un secondo corso avanzato nella primavera del 2019, giovedì 16 e giovedì 30 maggio, dedicato a volontari che abbiano già frequentato il primo corso “Volontariato in ospedale con pazienti con disabilità intellettiva e neuromotoria” quest’anno o l’anno passato o che siano già operativi in ambito ospedaliero e che vogliano approfondire le dinamiche della relazione ospedaliera con bambini e adulti con disabilità. Il corso avanzato si propone di fornire ai volontari maggiori strumenti per affrontare la sfida del volontariato in ospedale con pazienti con disabilità, nei suoi aspetti pratici, relazionali, emotivi e psicologici. Obiettivo è cercare di rispondere alle maggiori difficoltà, ai dubbi e gli interrogativi, che si incontrano relazionandosi con pazienti con esigenze così specifiche e con i rispettivi familiari e care giver. Allo stesso tempo si affronteranno anche dubbi e temi legati al ruolo di volontari all’interno di un sistema complesso come l’azienda ospedaliera e, ancora, in un reparto specifico dedicato alle persone con disabilità come DAMA. Con l’aiuto di una psicologa si indagherà più nello specifico la dimensione emotiva e psicologica di questa relazione di aiuto. Tramite il confronto e l’analisi di casi specifici, i partecipanti si creeranno un bagaglio di esempi di situazioni e attività, immediatamente spendibile in reparto e nella propria esperienza di volontariato e presa in cura di persone con disabilità all’interno dell’ambiente ospedaliero, così come nel proprio percorso di cura.
Le iscrizioni sono già aperte sulla piattaforma dell’Università del Volontariato Ciessevi
Per informazioni info@fmc-onlus.org