A distanza di quattro anni dal primo incontro, in Francia si è tornato a parlare della malattia e dei pazienti con esigenze speciali nel “Secondo simposio internazionale sul cancro nelle persone con disabilità intellettiva“, organizzato da Oncodéfi, associazione francese dedicata a fornire la migliore cura del cancro per le persone con disabilità intellettiva, dal 10 al 12 ottobre a Montpellier. Oncologi, infermieri, biologi, ricercatori, epidemiologi, badanti professionisti, psichiatri, psicologi, antropologi e familiari si sono ritrovati nuovamente per approfondire insieme le esperienze maturate sul campo in relazione all’insorgenza del cancro in questa fetta specifica di pazienti, con lo scopo di attivare nuove collaborazioni, aprendo le menti a diversi approcci e riunendo conoscenze e dati che, combinati, possono avanzare la medicina in questo campo.
Il cancro non è stato studiato in modo completo tra le persone con disabilità ma le stime suggeriscono che le persone con disabilità sviluppano il cancro con la stessa frequenza di quelle nella popolazione generale. Tuttavia, i tumori nelle persone con disabilità sono diversi da quelli della popolazione generale. Ad esempio, la frequenza degli organi colpiti è dissimile, con più tumori del tratto digerente e meno tumori polmonari e delle orecchie, del naso e della gola rispetto alla popolazione generale. Inoltre, l’età alla diagnosi può essere abbassata, le manifestazioni sono spesso differenti e il trattamento presenta sfide complesse da affrontare. In questo importante simposio sono stati trattati tutti gli argomenti che collegano cancro e disabilità: oncologia clinica, psicologia, assistenza clinica, assistenza infermieristica e palliativa, epidemiologia del cancro, organi a rischio, legami genetici tra cancro e genetica, biologia del cancro nel contesto delle malattie associate, prevenzione, screening e diagnosi del cancro, gestione del dolore, ricerca su e con persone con disabilità, la comunicazione e il ruolo degli assistenti professionali.
In prima fila anche DAMA e Fondazione Mantovani Castorina Onlus, con la partecipazione del dottor Filippo Ghelma. Già accolti con grande entusiasmo nella prima edizione del simposio, i medici del reparto DAMA dell’ASST Santi Paolo e Carlo sono stati nuovamente invitati a presentare l’esperienza trasversale maturata sul campo dal 2001 a oggi nella gestione di queste specifiche patologie nelle persone con disabilità. Diritto alla salute per le persone con disabilità in ospedale senza frontiere.