Dal rinnovo dell’invalidità all’inclusione lavorativa, dalle cure ospedaliere all’avvio di percorsi extrascolastici. Sono tante e variegate le richieste di aiuto arrivate in questi primi 4 mesi di operatività allo spazio in San Pietro in Sala del Centro Famiglie+, il servizio di supporto di Fondazione Mantovani Castorina attivato grazie all’aiuto di Fondazione Comunità Milano.
A casa come a scuola, sul lavoro come nel tempo libero, le famiglie di persone con disabilità si ritrovano spesso sole nell’affrontare le numerose sfide che patologie complesse e disabilità grave e gravissima portano nella vita di tutti i membri di una famiglia. Ce lo raccontano le mamme e i papà che ci contattano via mail e telefonicamente con un quesito che in genere è il punto di inizio di una relazione che cresce e si sviluppa nel tempo. Come ci dimostrano i 7 percorsi di sostegno continuativo già attivati dedicati a famiglie della Lombardia e non solo: in genere il primo quesito è molto specifico ma nel confronto e nel primo orientamento fanno poi capolino altri dubbi e necessità.
A questi quesiti e bisogni stiamo rispondendo grazie alla rete costruita, che si avvale in primo luogo dell’aiuto dei professionisti dell’associazione iSempreVivi che hanno già avviato due percorsi di supporto psicologico, uno individuale e uno di coppia.
Un altro prezioso partner è poi DAMA, il reparto ospedaliero dedicato alle persone con disabilità attivo preso l’ospedale San Paolo ASST Santi Paolo e Carlo, che fornisce il primo orientamento su tutte le tematiche di taglio medico e sanitario.
Ci sono poi tutte le altre richieste legate alla vita, di tutti i giorni, a cui siamo riusciti a rispondere grazie alla collaborazione di tanti professionisti vicini a Fondazione Mantovani Castorina e di associazioni del territorio.
“Per esempio, Andrea si è rivolto a noi per chiedere supporto nella mobilità – spiega Roberta Curia, referente del Centro Famiglie+ – : lavora distante da casa e ha difficoltà a raggiungere il posto dove lavora. Ha provato a contattare alcuni servizi di accompagnamento ma i costi per un servizio continuativo dedicato sono troppo proibitivi. Tramite la rete siamo riusciti a metterlo in contatto con un gruppo informale di mutuo-aiuto che si basa sull’idea del vicinato attivo e oggi può raggiungere serenamente il lavoro”.
La pandemia e ciò che ha comportato e comporta ha un ruolo significativo nell’inasprimento delle difficoltà di queste famiglie: “Molte delle famiglie che ci hanno contattato sono monogenitoriali e si trovano in una situazione di grave difficoltà economica per via della pandemia – continua Roberta – : non riescono a garantire la continuità dei percorsi terapeutici dei propri figli, le misure di indennità e sostegno risultano insufficienti o in conflitto tra di loro. Per questo stiamo aiutando queste famiglie a seguire i percorsi di questi ragazzi che presentano disturbi appartenenti allo spettro autistico. Una nota dolente è la difficoltà da parte del sistema scolastico e delle insegnanti di sostegno assegnate nel seguire questi ragazzi nel periodo di pandemia, con poche ore di presenza garantite e notevoli complessità da gestire nel quotidiano non essendo garantito nemmeno il servizio di trasporto”.
Centro Famiglie+ sta supportare queste famiglie, segnalate dalle associazioni “Mai Stati Sulla Luna? APS” di Crema e Spazio Nautilus di Milano con il metodo TEACCH Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children che si caratterizza per la centralità attribuita ai familiari, coinvolti insieme ai ragazzi come coautori del progetto terapeutico-riabilitativo.
Il Centro Famiglie+ è aperto e pronto ad accogliere tante altre nuove famiglie, ad ascoltare i bisogni e a trovare soluzioni personalizzate di aiuto per ciascuna, per affrontare insieme le difficoltà di oggi e le paure per il futuro insieme.
Veniteci a trovare! Siamo in San Pietro in Sala – Piazza Wagner, 2 Milano
Oppure contattateci al numero di telefono 349-0737787 o via mail all’indirizzo famigliepiu@fmc-onlus.org.