Cibo e alimentazione sono i temi cardini di Expo Milano, ma sono soprattutto argomenti legati alla quotidianità, all’identità, alle aspirazioni e alle sfide di tutti i giorni di ciascuno di noi. E, in particolare, sono un tema delicato e importantissimo per moltissime persone la cui la fragilità fisica o psichica trasforma questa azione essenziale della vita (e prima forma di relazione affettiva) in un momento di fatica, frustrazione e difficoltà. A questo approfondimento è stato dedicato il convegno “Nutrire e alimentare nella fragilità: difficoltà e strategie di aiuto“, organizzato il 7 ottobre 2015 da Fondazione Sacra Famiglia, a cui anche Fondazione Mantovani Castorina ha preso parte, con l’intervento del dottor Filippo Ghelma.
«L’incontro è stato un’occasione di confronto e formazione per i tanti professionisti che vi hanno partecipato ma nono solo– ha commentato Paolo Pigni, direttore generale di Sacra Famiglia –, è stato anche un’opportunità di riflessione su una tematica che quasi mai viene presa in considerazione. Vale a dire l’importanza della nutrizione e di una corretta alimentazione delle persone fragili e portatrici di diverse patologie. A cominciare da persone anziane o con disabilità».
Diversi i punti di vista che sono stati affrontati nella giornata di studio, a cui hanno partecipato circa 115 persone fra operatori e famigliari di persone con disabilità. Si è partiti dall’analisi delle necessità nutrizionali dei bambini affetti da paralisi cerebrale infantile per arrivare ad analizzare le problematiche correlate alla disfagia e alle possibilità di riabilitazione secondo le tecniche più avanzate. A seguire è stato quindi affrontato anche il tema dell’alimentazione dei bambini autistici che spesso rende estremamente difficoltoso per le famiglie riuscire a rispettare i fabbisogni alimentari dei propri figli e a realizzare il loro inserimento nei momenti di socialità.
Su questi temi, in particolare, è intervenuto il dottor Filippo Ghelma, che ha affrontato i molti aspetti del vivere nel quotidiano i problemi di nutrizione e alimentazione delle persone con grave disabilità intellettiva e neuromotoria, portando l’esperienza professionale e umana acquisita presso il progetto DAMA e con la Fondazione Mantovani Castorina: «E’ fondamentale approfondire questi temi perché c’è ancora molto da fare. In particolare per ciò che concerne una corretta informazione e comunicazione sanitaria del personale sanitario, delle famiglie, dalle associazioni di settore. Purtroppo spesso si riduce tutto a un problema puramente medico e tecnico, quando ritengo che una condizione così complessa, che si manifesta in modo molto peculiare da individuo ad individuo, che vive in una famiglia che ha la sua storia, debba avere il tempo di essere affrontata per tempo e con serenità in ogni suo aspetto, molto prima che sia necessario decidere una strategia di intervento di urgenza».
Il convegno non è stato un appuntamento solo per addetti ai lavori. Ai molti famigliari di persone fragili presenti in sala sono stati dedicati diversi momenti di educazione sanitaria. Una occasione quindi per fornire strategie operative nuove a chi opera nella fragilità, ma anche per esprimere una vicinanza veramente sentita alle famiglie per le quali tutti noi lavoriamo quotidianamente».
Leggi l’abstract dell’intervento del dottor Ghelma (e scarica le slides).