Nuovi punti di riferimento per accoglienza e cura ospedaliera pazienti con disabilità
Da Milano a tutta Italia. Cresce con i nuovi centri Dama Bassini e Dama Valcamonica la rete dei servizi ospedalieri DAMA, reparti e servizi strutturati per accogliere i pazienti con grave o gravissima disabilità, con difficoltà di comunicazione o incapaci di collaborare ad esami clinici e strumentali.
Nato a Milano nel 2001 presso l’Ospedale San Paolo di Milano, il progetto “Dama” (Disabled Advanced Medical Assistance) offre una risposta alle istanze di famiglie con persone con disabilità che si confrontano con le difficoltà della struttura ospedaliera nel garantire un’assistenza sanitaria pari a quella offerta alle persone senza disabilità. In poco più di 20anni di attività, l’Unità Dipartimentale di Emergenza dell’ASST Santi Paolo e Carlo ha preso in carico 6.300 persone con disabilità gravi, registrando più di 65mila accessi ospedalieri di pazienti del territorio lombardo e provenienti da tutta Italia.
In parallelo ha stimolato un nuovo approccio al benessere e alla cura dei pazienti con disabilità, all’interno dell’ospedale e non solo, che si è tradotto in 17 esperienze simili a livello nazionale, servizi ospedalieri fortemente collegati con il territorio, strutturati per accogliere i pazienti con esigenze specifiche, con disabilità intellettive, comunicative e neuromotorie. A questa rete capillare, in continua evoluzione, si sono recentemente aggiunto due nuovi centri di riferimento.
E’ stata inaugurata nel mese di ottobre la nuova sede del polo specialistico DAMA presso l’ ASST Nord Milano dell’Ospedale Bassini, che già nei mesi di emergenza sanitaria si era distinto per percorsi specifici dedicati a pazienti con disabilità e a seguire percorsi per tamponi Covid dedicati agli alunni con disabilità e agli utenti dei centri diurni dei Comuni nordmilanesi di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cinisello Balsamo, Bresso, Cormano e Cusano Milanino,.
Per info DAMA ASST Nord Milano Ospedale Bassini
Presso l’ospedale di Valcamonica a Esine è stato attivato il nuovo servizio sanitario Dama Valle Camonica. «Un piccolo miracolo per la sanità camuna – ha commentato il direttore generale dell’Asst Valle Camonica, Maurizio Galavotti – uno dei primi progetti sottoposti all’attenzione della nostra direzione dall’inizio del nostro mandato che garantirà un’assistenza medica avanzata per le persone con disabilità, a partire dal servizio di cure odontoiatriche, sicuramente tra le più complesse tra quelle di cui necessitano le persone con disabilità”.
Bloccato dal lungo stallo causato dal diffondersi della pandemia,è finalmente partito il servizio sanitario dedicato. Da marzo sono riprese le sedute operatorie specifiche, durante le quali Beppe Bonafini, che è il coordinatore volontario dell’ambulatorio di Odontoiatria speciale, ha sperimentato anche la sedazione senza dover far ricorso all’anestesia generale. Oggi si può ripartire su scala più ampia: sono già partiti i nuovi percorsi di cure dentistiche. In termini di procedure, nello specifico, spetta al dentista di riferimento per l’associazione Anffas decidere di proporre le sedute operatorie rivolgendosi ai familiari di chi ne ha bisogno e comunicare i nominativi di coloro che necessitano di intervento, specificando tipologia e durata all’infermiere case manager dell’Asst che si prende cura dei pazienti e dei relativi caregiver lungo tutto il percorso. Nel 2021 saranno sette le persone operate, con l’obiettivo di raggiungere una media annuale di cinque interventi.
“L’importanza di poter offrire sul nostro territorio un servizio di questo tipo rappresenta una conquista importante, considerato il fatto che prima gli utenti dovevano recarsi in centri specializzati distanti, essendo il più vicino Montichiari”, commentano i volontari coinvolti nel progetto, “quest’attività avviata in ambito odontoiatrico rappresenta un traguardo da cui partire per altri importanti step successivi. Ora il progetto Dama è destinato ad articolarsi a tutto campo nel mondo della sanità camuna”.
Il progetto arriva in Valle Camonica grazie all’Anffas che ne ha promosso la nascita e grazie all’ASST della Valle. Il sogno è di ampliare il servizio per rispondere alle esigenze di oltre un migliaio di persone con disabilità del territorio. Nel frattempo partiranno anche corsi di formazione per tutto il personale per l’approccio medico terapeutico con le persone con disabilità.